Anser anser Picnic Party

Cristoforo I di Danimarca

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Uomini bianchi vogliono conquistare terre verdi, altri uomini bianchi stringono alleanze con gli altri uomini bianchi e sperano di mangiare quanto più frumento possibile al banchetto degli uomini. Nel frattempo ancora uomini bruni fanno cadere ferraglia su altri uomini bruni, e il frumento lì è dei granai in terre azzurre.
Oggi la grande azienda di consulenza ha proposto il nuovo prodotto, alcuni uomini hanno spiegato un grande complesso mangiadati, nel frattempo impedendo a donna di sedersi, fa tante cose il complesso ma forse non una bene, nel frattempo il mio unico desiderio era l'ora del tè sapendo che c'è ancora un muro di cristallo da sfondare.
Il futuro è veramente grigio da questo lato. Il tempo è un ciclo ma io ho coscienza solo del presente e il desiderio di rompere il muro diventa sempre più urgente. Sto qui a crogiolarmi nella rabbia soffocante di questa realtà attorno a me, la coscienza evidente (non posso sfuggirne!) di sapere che potremmo iniziare a rigenerarci insieme, vedere quella falsità istituzionale e poterla abolire, sfidare un potere, senza tollerarla nella speranza che porti a qualcosa, come vendere foglie, la caducità che ci insegue e noi che cerchiamo di sbarazzarcene per avere un posto anche noi al banchetto, pur sapendo che la nostra porzione di riso è già stata addentata.
Tornano immagini nostalgiche del passato, un senso di connessione con qualcosa che non conosci ma che in qualche modo ti appartiene, ma più cerchi di afferrarlo più diventa sfuggente, c'è dentro un messaggio, una sensazione difficile da afferrare che diventa fumosa ma nel frattempo costruisce la mia realtà, ma... quando provo a comprenderla, a farla esplodere nella mia coscienza, sparisce e diventa tempera vecchia già vista e il fascino non è più lo stesso. Ma come fare per incanalare questa energia fuori? È li dentro che vaga, sono sicuro che mi condiziona e ha una risposta a tante cose, ma ho paura della delusione di realizzare che il compromesso e la realtà vera non siano così facili. La vorrei cogliere, ho bisogno di quelle connessioni, sono solo nel passato, personaggi che non conosco, cerco connessioni qui, nel mio tempo, ho paura che questo cerchio non sia ancora incrociato nel tempo futuro, che starebbero lì gli altri che cerco, non va bene... è l'altrove? È in un altro tempo?
Re Cristoforo I in questo disegno sembra il protagonista buono di un racconto assurdo. Giace lì e riposa nella biblioteca.